martedì 9 agosto 2016

Compagni di Viaggio

Come anticipato nel post precedente, voglio ora dedicarmi ai compagni di viaggio...

Parto dal presupposto che partire con qualcuno non è sempre la scelta migliore, anzi! Bisogna essere consapevoli delle scelte che facciamo, di dove vogliamo andare e quali sono gli obiettivi da raggiungere. Un viaggio di svago può essere condiviso con amici e compagni con i quali condividiamo momenti di divertimento e relax; d'altro canto, un viaggio di istruzione (come quelli che ho intrapreso io), nei quali l'obiettivo principale dovrebbe essere lo studio e l'approfondimento della lingua e della cultura, necessitano quasi per forza di una certa solitudine. Ora, leggendo queste righe, non ti sto dicendo di partire solo, lasciare tutto e tutti e separarti dal resto del mondo, ma ti chiedo di fare attenzione, di interrogarti su quali siano realmente i tuoi obiettivi - vado all'estero per divertirmi o per dare uno slancio ai miei studi? 
Risponditi sinceramente e prendi provvedimenti in base alla risposta.

Per mia esperienza, consiglio di partire soli, o se con un amico, comunque di prendere stanze diverse, di intraprendere percorsi differenti. Ricordati che un compagno di viaggio è qualcuno che ti porti dalla partenza, qualcuno con cui dovrai condividere tutto, qualcuno che, quando sarete tornati, non sarà più lo stesso. Quando ho vissuto in Cina per diversi mesi, perché avevo vinto una borsa di studio per approfondire la lingua, partii con due mie amiche. L'errore più grande fu credere che partendo con loro sarebbe stato tutto più facile. In realtà, quando si è lontani da casa e dai luoghi che si conoscono, si tende a cambiare, a diventare qualcun altro, forse per proteggersi e sentirsi più forte. Io ho cercato di essere una buona compagna, paziente e disposta al compromesso, ma mi sono ritrovata con un'amica che si era auto-eletta capo del gruppo, e con l'altra che, invece, a discapito delle apparenze, non era in grado di badare a se stessa. Questa esperienza mi ha segnata moltissimo: ho perso molta considerazione di queste due persone (o magari avevo sbagliato io fin dall'inizio, vedendole per quello che non erano in realtà!), ed ora le nostre strade si sono separate. Inoltre, durante il mio soggiorno studio, non ho avuto la possibilità di fare amicizie con i madrelingua, poiché ero costretta (eh sì, lo ero sul serio!) ad uscire sempre con queste due mie "amiche". Il risultato è stato che il mio cinese non ha avuto lo slancio che speravo, e le amicizie sono finite nel peggiore dei modi possibile.

Ora, non voglio allarmarti, ma voglio solo metterti in guardia: l'amicizia deve essere veramente profonda e duratura, deve essere un legame sincero, e non basato sulla falsità. Dobbiamo essere tutti sinceri con noi stessi ed essere in grado di mostrarci per quello che siamo veramente, e non fingere di essere qualcun altro. Io ero convinta che queste due persone mi avrebbero aiutato durante la mia permanenza in Cina, mentre in realtà mi sono ritrovata con due zavorre, e di sicuro non mi hanno aiutato a sentire meno la nostalgia.
Ciononostante, sono comunque grata di questa esperienza: mi ha fatto crescere, e mi ha insegnato a mettere dei paletti per quanto riguarda le relazioni. Inoltre mi ha dato la forza per partire da sola la volta dopo che ho intrapreso un viaggio, e ti assicuro: i risultati li ho visti fin da subito!

Per concludere: ricorda! Un amico non è sempre la risposta giusta alla tua richiesta di aiuto. Sei forte, e sarai in grado di superare tutto ciò che dovrai affrontare lungo il tuo cammino! Armati di pazienza e di coraggio, e dispiega le tue ali verso un nuovo orizzonte.



La Piccola Foca Bianca 

Nessun commento:

Posta un commento